La wilderness fa tremare le gambe, provoca una stretta allo stomaco. Essa rappresenta l’idea primordiale di un luogo in cui l’uomo non è presente. Ma in ogni persona c’è una wilderness, un segnale puro, uno stato dell’essere che può essere riscoperto ad esempio immergendosi e perdendosi nella natura.
Sono partita per l’Alaska, ho attraversato questa terra guidata da 16 Alaskan Husky, questi maestri nativi, veri e propri tramiti tra me e la terra. Dopo alcuni mesi, superata la paura iniziale, mi sono sentita a casa e ho ascoltato il canto di estrema libertà naturale.